Circolari

Statuto delle imprese. Norme per la tutela della libertà d’impresa.
Circolare n° 127/2011 » 14.03.2011
Il 10 marzo u.s., la X Commissione Attività produttive della Camera ha concluso l’esame del testo unificato derivante da diversi pdl recanti Norme per la tutela della libertà d'impresa. Statuto delle imprese e ha conferito mandato al relatore a riferire in Aula che ne inizierà l’esame in data odierna. La votazione è prevista per domani.
Il testo elaborato dal Comitato ristretto tiene conto sia dei pareri espressi dalle numerose Commissioni competenti in sede consultiva che dei numerosi elementi di criticità che sono emersi durante l'istruttoria effettuata dalla Commissione Bilancio, criticità che avevano bloccato l’iter del provvedimento.
Sono stati comunque mantenuti tutti quegli articoli di principio che mirano a creare un contesto di attenzione e di favore nei confronti della libertà di impresa; della libertà associativa, con la legittimazione ad agire da parte delle associazioni di categoria; dei rapporti con le istituzioni (che prevede norme di grande rilievo, quali l'obbligo di valutare a tutti i livelli di governo l'impatto delle iniziative legislative, regolamentari ed amministrative sulle imprese); le disposizioni mirate a garantire la massima trasparenza nei rapporti tra l'amministrazione e le imprese nonché le norme concernenti i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.
Queste ultime (cfr. art. 9, commi 2 e 3) contengono principi di grande rilievo, quali la nullità della rinuncia agli interessi di mora successivamente alla conclusione del contratto, quando una delle parti contraenti sia la pubblica amministrazione (previsione già introdotta nella direttiva europea sul ritardo dei pagamenti che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 2013).
Evidenziamo che sul punto, la Commissione Bilancio aveva proposto, in sede di esame e con parere non vincolante, l’abolizione dei suddetti commi, in considerazione dell’aggravio finanziario che ne deriverebbe,
Sebbene la X Commissione avesse valutato tale richiesta, il testo che oggi verrà presentato in Aula non la recepisce, ma sussiste ancora la possibilità che, attraverso un emendamento, ne venga chiesto lo stralcio.
Positivo risulta anche il conferimento di una delega al governo per l'emanazione di un decreto correttivo del decreto legislativo n. 231 del 2002 finalizzato in particolare a tutelare tutte le micro e piccole aziende del cosiddetto indotto.
Per il resto, è stato mantenuto l'articolo relativo alla disciplina degli appalti, finalizzato a garantire la massima conoscibilità e trasparenza delle procedure ad evidenza pubblica, in particolare per i piccoli appalti nonché altre misure finalizzate a favorire la suddivisione degli appalti in lotti e, in generale, a tutelare la partecipazione e l'aggiudicazione delle gare alle piccole e medie imprese anche aggregate.
Nel testo è stata inoltre conservata l'istituzione della Commissione parlamentare per le micro, piccole e medie imprese che testimonia l'interesse delle istituzioni verso il mondo delle PMI, riconoscendo loro il ruolo di asse portante dell'economia del Paese.
Nell’assicurare l’aggiornamento dell’iter parlamentare, cordiali saluti.
Responsabile Area Mercato e Appalti Pubblici
Giuseppe Gherardelli
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