News
Confindustria: riforma codice contratti pubblici, bene portata innovativa, ma cantiere aperto
» 27.05.2016
Confindustria: riforma codice contratti pubblici, bene portata innovativa, ma cantiere aperto
“L’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici rappresenta una grande opportunità di trasformazione del mercato della domanda pubblica”, così Vittorio Di Paola, presidente del Comitato tecnico Infrastrutture, Logistica e Mobilità di Confindustria nel suo intervento al convegno “La riforma del codice dei contratti pubblici” organizzato da Confindustria.
Confindustria apprezza – spiega Di Paola – l’intento del nuovo Codice, che punta a rivedere e razionalizzare la normativa degli appalti pubblici. Obiettivo: un sistema più snello, efficace e trasparente, capace di rendere il settore della domanda pubblica più attento alle esigenze della collettività e agli equilibri di bilancio, ma allo stesso tempo propulsivo per la crescita produttiva e tecnologica delle imprese coinvolte, attrattivo per gli investimenti privati e realmente competitivo per gli operatori economici.
Pienamente condivisi sono alcuni aspetti innovativi – continua Di Paola – come la qualificazione delle stazioni appaltanti, in modo da limitare il rischio di contenziosi e aggiudicazioni errate; la qualificazione delle imprese, anche attraverso il rating reputazionale; la previsione del debat public per le grandi opere infrastrutturali e l’affermazione della centralità del progetto, che è strumento fondamentale intorno cui costruire una migliore e più qualificata domanda pubblica, ricorrendo in via prioritaria al mercato e utilizzando le migliori innovazioni disponibili. Un buon progetto riduce infatti i costi, economici e temporali, connessi a una “mala-progettazione”. Il che vuol dire meno riserve, meno varianti, meno ribassi che spiazzano le imprese più sane a vantaggio di quelle che utilizzano comportamenti sleali.
Profili di criticità– sottolinea invece Di Paola – contiene la disciplina del subappalto, nettamente più restrittiva rispetto a quanto previsto dalle Direttive Ue. Subappalto e qualificazione, ad avviso di Confindustria, devono trovare un equilibrio coerente. Negativo anche il giudizio sulla disciplina delle procedure negoziate: mantenere la soglia a 1 milione di euro limita sensibilmente il principio di tutela della concorrenza e della trasparenza dei procedimenti amministrativi, con effetti non positivi sul piano della legalità e dei costi.
Resta determinante il ruolo centrale delle Linee guida affidate all’ANAC, che, da un lato, dovrebbero intervenire sui profili della riforma di più elevata criticità per un corretto funzionamento del mercato secondo logiche di concorrenza e trasparenza e, dall’altro, dovrebbero raggiungere l’obiettivo di semplificazione del quadro normativo e di un livello accettabile di certezza del diritto. Si tratta, conclude Di Paola, di una sfida impegnativa.
Fonte: Confindustria
News recenti
Aniasa promuove la Scuola Superiore dell’auto
Il settore dell’auto apre le porte ai suoi futuri manager con la "Scuola Superiore dell’Automobile", il master orientato alla formazione e all’inserimento lavorativo di...
26.02.2007 Leggi tuttoCoefficiente rivalutazione Tfr di gennaio 2007
A dicembre il coefficiente per la rivalutazione del trattamento di fine rapporto ha raggiunto quota 1,00183411. L'indice dei prezzi al consumo calcolato dall’Istituto Nazionale...
26.02.2007 Leggi tuttoConfindustria, seminario su ricerca e innovazione
La Delegazione di Confindustria a Bruxelles organizza, per il prossimo 16 marzo, un seminario di formazione dal titolo "I Fondi strutturali e la promozione della ricerca e...
21.02.2007 Leggi tuttoPagina 458 di 562 pagine ‹ First < 456 457 458 459 460 > Last › Pagina precedente Pagina successiva