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Sulla Gazzetta n. 200 del 29 agosto il Dpcm che istituisce la Stazione Unica Appaltante
» 31.08.2011
Finalizzato a promuovere l’istituzione in ambito regionale, provinciale e comunale di una o più stazioni uniche appaltanti con l’obiettivo di rendere più penetrante l’attività di prevenzione e contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalità mafiosa, il Dpcm riguarda lo Stato, le Regioni, gli Enti pubblici territoriali, gli altri enti pubblici non economici, gli organismi di interesse pubblico, le associazioni, unioni e concorsi di enti pubblici, le imprese pubbliche e i soggetti che operano in virtù di un diritto speciale o di esclusiva.
Va segnalato che il ricorso alla Stazione Unica non rappresenterà un obbligo per le amministrazioni che saranno sempre libere di scegliere se aderire o meno.
Resta il fatto che la Centrale di committenza unica per la gestione degli appalti di forniture, lavori e servizi, favorendo la centralità delle procedure, l’ottimizzazione delle risorse, il rispetto della normativa in materia di sicurezza del lavoro, ha il compito sensibilizzare maggiormente le amministrazioni aggiudicatrici attraverso la gestione della procedura di gara, dalla fase di pubblicità all’effettuazione delle verifiche in ordine al possesso dei requisiti di partecipazione, dalla nomina della Commissione giudicatrice alla gestione degli eventuali contenziosi.
In ultimo, per rendere efficaci i controlli sugli appalti e per prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata, la Sua dovrà mettere a disposizione della competente prefettura ogni dato utile concernente le imprese partecipanti alla gara.
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